Antonio Maria Zaccaria. Gli scritti

Padre Antonio Gentili e Padre Giovanni Scalese entrambi Barnabiti sono gli autori del volume “Antonio Zaccaria. Gli scritti” edizione San Paolo.

Antonio Maria Zaccaria, è il fondatore dei Barnabiti. Nasce a Cremona nel Dicembre 1502, dopo studi di Filosofia nel 1520 si dedicò agli studi di medicina all’università di Padova, ma continuò l’impegno nella vita cristiana e dopo la laurea decise di dedicarsi alla cura dei poveri e alla catechesi. Da un domenicano fu introdotto alla vita ecclesiale diventando sacerdote nel 1528.

Nella sua vita si dedicò alla creazione di formare gruppi di laici dediti alla morale cristiana. Entrò nella confraternita dell’oratorio dell’Eterna Sapienza diventando il capo spirituale e negli anni diede vita a tre famiglie religiose ispirate alla figura di San Paolo: i Barnabiti, le Angeliche e i Maritati devoti di San Paolo, attraverso la costituzione di questi ordini animò una rinascita spirituale del popolo milanese. Morì a Cremona nel 1539.

Fu canonizzato da Leone XII IL 27 Maggio 1897 e i suoi resti riposano nella Chiesa di San Barnaba a Milano. Il volume ha una elaborata grafica suddivisa in due colonne che riportano il testo originale e traduzione, una terza colonna raccoglie i riferimenti agli scritti.

Una lettura non semplice può apparire al lettore che dovrà porre molta attenzione tra il testo originale e la colonna che riporta la traduzione e le note storiche o letterarie.

Zaccaria non è un artista o un uomo d’ingegno ma un santo una figura complessa. Un profondo conoscitore del greco e del latino, scriveva con uno stile complesso e ricercato ed i curatori hanno ritenuto necessario e utile una traduzione del suo linguaggio.

Leggendo i suoi scritti traspare una grande tenacia quella di colui che era appassionato della causa in cui credeva.

Il suo messaggio è molto attuale, i giovani forse hanno bisogno di un invito ad andare avanti.

Questo volume mostra lo spessore del suo pensiero religioso per la sua profondità e maturità. Un’opera che racconta la straordinaria spiritualità di questo straordinario Santo del cinquecento in particolare fra i sacerdoti, i religiosi e i laici impegnati.

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